DA GolBlog nasce PARATADIZOFF

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Il blog del calcio dal 2003

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venerdì 19 marzo 2010

La Catastrofe di Marrakesh



Per favore, è già troppo tardi, andate via!
Lasciate che la Juve possa tornare alla nobiltà della sua storia.
E' vero, vi ricorderemo come la parentesi più triste della nostra esistenza, per avere violentato quell'amore profondo verso quelle maglie che hanno scritto pagine di gloriosa passione.
Al di là delle considerazioni personali e delle antipatie, prendete atto dei numeri.
Sono lì, inequivocabili a sancire la vostra inadeguatezza, impreparazione, finta passione in cinque anni di mai avvenuta ricostruzione.
Sono i numeri della catastrofe; andate via!

giovedì 18 marzo 2010

La dinastia dei numeri 12



Nel blog che porta il nome di Dino Zoff, mi sembra corretto dedicare un post a quei calciatori che sono stati fedelmente la sua ombra: il secondo portiere.
I volti di Massimo Piloni, Giancarlo Alessandrelli e Luciano Bodini erano famosi più per scorrere velocemente da una mano all’altra nel cambio di figurine “Panini” che per le loro apparizioni in campo.
A dirla proprio tutta avevano anche un’altra funzione tipica di quei tempi: erano gli addetti alle radioline. Erano coloro che comunicavano i risultati dagli altri campi, infondendo speranze e talvolta delusioni ai propri compagni di squadra.
Eppoi erano i più fedeli numeri 12 della storia pallonara.
Massimo Piloni era (ma grazie a Dio è ancora), un omaccione dalla corporatura massiccia, partito da Ancona per approdare alle giovanili della Juventus.
Erano ancora i tempi delle società satelliti e fedeli a Madama. Ancona, Forlì, Cremonese e Atalanta. Chi approdava alla Juve faceva spesso quel percorso, misto di esperienza e parole d’onore strette tra i presidenti di quelle squadre e Giampiero Boniperti. Gli affari erano sempre buoni per entrambi.
Dopo un anno a Caserta, Massimo tornò a Torino dove rimase per sei anni. Trovò Tancredi che gli rubò il posto di titolare per via di una frattura alla mano e rimase sempre a fare il secondo prima di Carmignani e poi del Dinone nazionale.
Tra i brutti ricordi la gara d’andata della finale di Coppa delle Fiere contro il Leeds, pareggiata in casa 2 a 2 ma con responsabilità su un gol degli inglesi.
Tra i bei ricordi, due paratone eccezionali nella stagione 71-72, che evitarono alla Juve il capitombolo a Mantova e permisero ai bianconeri di conquistare poi lo scudetto.
Due anni fa andò a fare il preparatore dei portieri in Scozia, dopo che fino al 2003 aveva allenato quelli del Catania.
Il suo hobby preferito? Pare che sia una buona forchetta.