DA GolBlog nasce PARATADIZOFF

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giovedì 18 marzo 2010

La dinastia dei numeri 12



Nel blog che porta il nome di Dino Zoff, mi sembra corretto dedicare un post a quei calciatori che sono stati fedelmente la sua ombra: il secondo portiere.
I volti di Massimo Piloni, Giancarlo Alessandrelli e Luciano Bodini erano famosi più per scorrere velocemente da una mano all’altra nel cambio di figurine “Panini” che per le loro apparizioni in campo.
A dirla proprio tutta avevano anche un’altra funzione tipica di quei tempi: erano gli addetti alle radioline. Erano coloro che comunicavano i risultati dagli altri campi, infondendo speranze e talvolta delusioni ai propri compagni di squadra.
Eppoi erano i più fedeli numeri 12 della storia pallonara.
Massimo Piloni era (ma grazie a Dio è ancora), un omaccione dalla corporatura massiccia, partito da Ancona per approdare alle giovanili della Juventus.
Erano ancora i tempi delle società satelliti e fedeli a Madama. Ancona, Forlì, Cremonese e Atalanta. Chi approdava alla Juve faceva spesso quel percorso, misto di esperienza e parole d’onore strette tra i presidenti di quelle squadre e Giampiero Boniperti. Gli affari erano sempre buoni per entrambi.
Dopo un anno a Caserta, Massimo tornò a Torino dove rimase per sei anni. Trovò Tancredi che gli rubò il posto di titolare per via di una frattura alla mano e rimase sempre a fare il secondo prima di Carmignani e poi del Dinone nazionale.
Tra i brutti ricordi la gara d’andata della finale di Coppa delle Fiere contro il Leeds, pareggiata in casa 2 a 2 ma con responsabilità su un gol degli inglesi.
Tra i bei ricordi, due paratone eccezionali nella stagione 71-72, che evitarono alla Juve il capitombolo a Mantova e permisero ai bianconeri di conquistare poi lo scudetto.
Due anni fa andò a fare il preparatore dei portieri in Scozia, dopo che fino al 2003 aveva allenato quelli del Catania.
Il suo hobby preferito? Pare che sia una buona forchetta.

4 commenti:

  1. Bello Antonio, bello.
    Tutto: l'idea di questo blog, come lo gestisci, i tipi di post che inserisci...
    Bello.
    Complimenti
    Thomas

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  2. Grazie Thomas. Un abbraccio sperando che il futuro ci riservi abbracci anche vittoriosi per la nostra cara caduta in disgrazia.

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  3. COMUNICATO STAMPA

    “Acquisteremo l’Unione Sportiva Arezzo in tribunale, vogliamo coinvolgere
    nel progetto di rilancio ex giocatori come Giancarlo Alessandrelli della Juventus”


    “Abbiamo provato fino a dieci giorni fa a proporci per salvare l’Unione Sportiva Arezzo dal fallimento. Eppure, non ci hanno voluto concedere un incontro per verificare l’ipotesi della cessione del pacchetto di maggioranza del club ad un imprenditore toscano intenzionato ad investire capitali freschi nel calcio italiano. Erano pronti 100 mila euro sul tavolo come avvio della trattativa per le prime emergenze, ci risposero che avevano scelto altri interlocutori. Ora che hanno ucciso il calcio ad Arezzo, che si è arrivati al fallimento e che ci sono ostacoli perfino per l’esercizio provvisorio, qualcuno capirà come aver chiuso la porta in faccia alla Sport Man sia stato un errore fatale. Sia chiaro che non faremo marcia indietro, tenteremo di acquistare l’Arezzo in tribunale e ripartire con una squadra competitiva anche dalla Serie D se fosse necessario”.
    A parlare è il manager Alessio Sundas, responsabile dell’agenzia Sport Man Procuratori Sportivi, che nelle vesti di mediatore per un noto operatore economico, ha annunciato l’intenzione di acquistare Sportiva Arezzo non appena sarà possibile, coinvolgendo nomi storici del calcio amaranto.
    “Da tempo il nostro intento – prosegue il manager Sundas – è sempre lo stesso, vogliamo proporre progetti seri e tangibili per rilanciare l’Arezzo, una delle più antiche e gloriose società calcistiche toscane che da troppo tempo manca dai palcoscenici che contano. Inoltre, il nostro progetto prevede il potenziamento del settore giovanile, vorremmo creare all’interno dell’ Arezzo il Vivaio Nazionale per formare i futuri campioni che indosseranno la maglia Azzurra. Ci sono ex giocatori dell’Arezzo, come il portiere Giancarlo Alessandrelli che indossò la gloriosa maglia amaranto 44 anni fa prima di vestire la casacca della Juventus, che contatteremo nei prossimi giorni per coinvolgerli nel progetto di rinascita del club. Questa volta non potranno ostacolarci, a breve chiederemo un incontro anche al sindaco di Arezzo per presentare ufficialmente il nostro progetto”.

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  4. COMUNICATO STAMPA

    “Acquisteremo l’Unione Sportiva Arezzo in tribunale, vogliamo coinvolgere
    nel progetto di rilancio ex giocatori come Giancarlo Alessandrelli della Juventus”


    “Abbiamo provato fino a dieci giorni fa a proporci per salvare l’Unione Sportiva Arezzo dal fallimento. Eppure, non ci hanno voluto concedere un incontro per verificare l’ipotesi della cessione del pacchetto di maggioranza del club ad un imprenditore toscano intenzionato ad investire capitali freschi nel calcio italiano. Erano pronti 100 mila euro sul tavolo come avvio della trattativa per le prime emergenze, ci risposero che avevano scelto altri interlocutori. Ora che hanno ucciso il calcio ad Arezzo, che si è arrivati al fallimento e che ci sono ostacoli perfino per l’esercizio provvisorio, qualcuno capirà come aver chiuso la porta in faccia alla Sport Man sia stato un errore fatale. Sia chiaro che non faremo marcia indietro, tenteremo di acquistare l’Arezzo in tribunale e ripartire con una squadra competitiva anche dalla Serie D se fosse necessario”.
    A parlare è il manager Alessio Sundas, responsabile dell’agenzia Sport Man Procuratori Sportivi, che nelle vesti di mediatore per un noto operatore economico, ha annunciato l’intenzione di acquistare Sportiva Arezzo non appena sarà possibile, coinvolgendo nomi storici del calcio amaranto.
    “Da tempo il nostro intento – prosegue il manager Sundas – è sempre lo stesso, vogliamo proporre progetti seri e tangibili per rilanciare l’Arezzo, una delle più antiche e gloriose società calcistiche toscane che da troppo tempo manca dai palcoscenici che contano. Inoltre, il nostro progetto prevede il potenziamento del settore giovanile, vorremmo creare all’interno dell’ Arezzo il Vivaio Nazionale per formare i futuri campioni che indosseranno la maglia Azzurra. Ci sono ex giocatori dell’Arezzo, come il portiere Giancarlo Alessandrelli che indossò la gloriosa maglia amaranto 44 anni fa prima di vestire la casacca della Juventus, che contatteremo nei prossimi giorni per coinvolgerli nel progetto di rinascita del club. Questa volta non potranno ostacolarci, a breve chiederemo un incontro anche al sindaco di Arezzo per presentare ufficialmente il nostro progetto”.

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Sono 29 scudetti